Le conseguenze di una dieta: peso alto, autostima bassa
“Dieta miracolosa… Perdi peso mangiando tutto quello che vuoi. Il
grasso si scioglie a vista d’occhio”. Ovunque andiamo, siamo
bombardati da messaggi su modi facili per perdere peso. Non
fraintendetemi, le diete funzionano. Ma solo a breve termine.
Purtroppo, dopo una dieta, 8 persone su 10 riprendono peso. Ma c’è
anche un effetto meno visibile delle diete che riguarda la nostra autostima.
Di Michael Vallis
agosto 2020
Sono uno psicologo, quindi mi piace chiedere sempre “perché”: Perché
continuiamo a credere a questi slogan (o meglio, bugie)? Be’, a
quanto pare lo facciamo senza rendercene conto. Se abbiamo un
problema, vogliamo una soluzione. Più il problema è grande, più
bramiamo questa soluzione. È una cosa naturale, si tratta di ciò che
chiamiamo motivazione alla fuga (“Beam me up Scotty” per i fan di Star
Trek), perché non vogliamo più soffrire. Vogliamo la soluzione, la cura.
Il problema è che ci approcciamo alla perdita di peso come se
potessimo perdere davvero tutto il peso che vogliamo. Scommetto che
almeno una volta avete sognato di raggiungere il vostro peso ideale.
La scienza però dice qualcosa di diverso. Il peso non è un
comportamento e non può essere controllato come un comportamento.
L’appetito è regolato da ormoni e funzioni cerebrali complesse e
l’organismo resiste fermamente alla perdita di peso. La scienza
dell’obesità come patologia medica ci racconta che il successo si
raggiunge praticamente con l’atteggiamento opposto di quello ci dicono
i media e che abbiamo adottato per decenni.
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“Se abbiamo un problema, vogliamo una soluzione. Più il problema è
grande, più bramiamo questa soluzione. Il problema è che ci
approcciamo alla perdita di peso come se potessimo perdere davvero
tutto il peso che vogliamo”.
Ne derivano due conseguenze spiacevoli. In primo luogo, le persone
sovrappeso che si sottopongono a una dieta alla fine pesano di più
rispetto a quando l’hanno iniziata. Deprimente. La biologia ci ha
giocato contro. In secondo luogo, vediamo che i fallimenti nel perdere
peso hanno un impatto psicologico estremamente negativo. L’autostima
di molte persone subisce un duro colpo. Si è sempre raccontato che il
peso è controllabile e tutto ciò che serve è solo la forza di volontà
per mangiare di meno e muoversi di più. Semplice e lineare.
Quindi, se non ci riuscite (cosa che ora non ci sorprende
considerata la nostra genetica, la nostra biologia, i nostri ambienti
e il nostro stile di vita), questo vi fa sentire… Eccolo, un altro
duro colpo all’autostima.
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“I fallimenti nel perdere peso hanno un
impatto psicologico estremamente negativo. L’autostima di molte
persone subisce un duro colpo”.
Questa tortura deve finire. Il peso non è un comportamento e la
corporatura non è un peccato. Le persone hanno tutti i tipi di forme,
dimensioni e colori. Non c’è una taglia universale! Penso che sia
molto importante per tutti noi, che si tratti di professionisti
sanitari o persone normali, accettare la diversità corporea. Se
parliamo di obesità come patologia medica e non come numero su una
bilancia, possiamo essere davvero di aiuto.
L’obesità è la conseguenza dell’eccesso di tessuto adiposo (grasso)
che compromette la salute, la funzionalità del corpo e la qualità
della vita. Il peso non è la misura del valore di una persona. Trovo
utile il concetto di miglior peso. Il miglior peso è il peso che si
può raggiungere e mantenere vivendo al massimo della salute e della
felicità. Se non riuscite a ottenerlo, se non potete mantenerlo, se
dovete fare qualcosa di malsano per ottenerlo o se ottenerlo vi rende
infelici, allora NON è il vostro miglior peso.
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“Questa tortura deve finire. Il peso non è un comportamento e la
corporatura non è un peccato. Le persone hanno tutti i tipi di forme,
dimensioni e colori”.
Immaginate un mondo in cui non si associ alcun valore al peso
corporeo. Sarebbe un mondo migliore. Possiamo ancora promuovere un
peso sano e una perdita di peso sostenuta ma a piccole dosi.
Secondo me, è il momento di impegnarci a promuovere un miglior peso
sano e una solida autostima. Siamo esseri sociali, quindi quello che
gli altri pensano di noi è e sarà sempre importante. Ma ci deve essere
un limite. Man mano che ci sviluppiamo come società, siamo in grado di
ripensare le convinzioni che si sono insinuate nella nostra cultura.
Siete probabilmente troppo giovani per ricordarlo, ma lo stereotipo
della magrezza, soprattutto per le donne, non è sempre esistito.
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“È il momento di impegnarci a promuovere un miglior peso sano e una
solida autostima. Man mano che ci sviluppiamo come società, siamo in
grado di ripensare le convinzioni che si sono insinuate nella nostra cultura”.
Negli anni 1960 salì alla ribalta una giovane modella quasi
scheletrica conosciuta come Twiggy (cercatela su Google). Prima di
allora, la forma femminile più desiderata era tutta curve (basti
pensare a Marilyn Monroe). Possibile che oggi non viviamo ancora in
una società in grado di accogliere le diversità? Oggi più che mai
possiamo scegliere: non dobbiamo vivere la nostra vita secondo gli
standard imposti dagli altri. Spero che, con lo sviluppo di
trattamenti per l’obesità che siano più di supporto e più basati sulle
evidenze scientifiche, riusciremo anche a far sì che tutti abbiano una
considerazione positiva di se stessi.
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“Spero che, con lo sviluppo di trattamenti per l’obesità che siano
più di supporto e più basati sulle evidenze scientifiche, riusciremo
anche a far sì che tutti abbiano una considerazione positiva di se
stessi”.
Cos’è l’autostima? L’autostima è la stima che si ha di se stessi
(perdonate la banalità). Forse è ancora più “banale” di così.
L’autostima è qualcosa di solo nostro. Spesso ricordo ai miei pazienti
che:
• L’autostima non si può guadagnare
• L’autostima non si può regalare
• L’autostima non si può prendere in prestito
• L’autostima non si può scaricare da Internet
• L’autostima non si può comprare
• L’autostima si può SEMPRE RIVENDICARE
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“Vi incoraggio a valorizzare il corpo in cui siete nati, ad
apprezzare i risultati che potete raggiungere e ad affermare il valore
e la dignità che sono intrinsecamente vostri”.
Se riuscissimo a sradicare il mito del “mangiare meno e muoversi di
più”, potremmo essere più in grado di accettare la diversità corporea
e rispettare gli altri. Vi incoraggio a valorizzare il corpo in cui
siete nati, ad apprezzare i risultati che potete raggiungere e ad
affermare il valore e la dignità che sono intrinsecamente vostri.
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Le conseguenze di una dieta: peso alto, autostima bassa
“Dieta miracolosa… Perdi peso mangiando tutto quello che vuoi… Il grasso
semplicemente si scioglie”. Ovunque andiamo, siamo bombardati da
messaggi su modi facili per perdere peso.
Queste dieci domande possono aiutare ad avviare un dialogo e muovere i
primi passi verso la conoscenza delle opzioni di trattamento disponibili
per la gestione del peso.
L’obesità è una malattia complessa, ma il suo trattamento non deve
esserlo. Gli operatori sanitari qualificati possiedono la conoscenza e
gli strumenti necessari per creare un piano terapeutico adatto a te.
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